Il nocciolo
Mi accostavo al nocciolo
con un po’ di tremore
e gli giravo intorno nel prato.
Era l’albero dei frutti frangiati al riparo della rete
era la giungla del verde trillante
che fra le foglie morte dell’anno prima
poteva nascondere ancora un tesoro:
una nocciola bruna rimasta
o un fiore nuovo.
—Antonetta Carrabs
Albero con fiori a stella
Albero con fiori a stella
Mi piaceva l’aroma amaro
delle tue foglie pestate.
Crescesti a insaputa di tutti
da uno strano arbusto presso il lavatoio.
Pensai che ero ricca se da un piccolo seme
portato dal vento
poteva nascere una pianta
sulla mia aia incolta.
—Antonetta Carrabs
Pini di ville e pineta di Velate
Pini di ville e pineta di Velate
Cantavamo sulla strada di Casciago
e vedevamo gli alti pini delle ville
oltre i muraglioni.
Non erano i miei pini
e sotto non c’era un letto d’aghi
e ci incutevano timore
con le barbe cupe.
I miei pini erano roridi di sole
erano tanti
e quasi allineati sulle viscide balze.
I miei pini erano piccoli e nuovi
e non mi guardavano
dall’alto del muro.
—Antonetta Carrabs
La musica delle parole
Reparto di Ematologia Pediatrica
Mercoledì 24 febbraio 2010
Diario
I miei alberi
Il tema di questi ultimi incontri continua ad essere quello sugli alberi. Ai bambini piace molto parlare degli alberi, della fioritura, dei loro frutti, del profumo dei fiori.
Ho scritto per loro alcune brevi poesie sugli alberi:
Il nocciolo, Albero con fiori a stella, Pini di ville e pineta di velate.
Oggi Paolo ha la febbre, non sta molto bene. Paolo è stanco, sembra che stia lasciandosi andare, non ha più voglia di lottare. «I dottori mi hanno detto che ho una febbre “misteriosa”» mi dice. Mi racconta di quanto sia difficile continuare; del tempo che ha trascorso in ospedale e di quello che dovrà ancora passare. Paolo mi confida i suoi sogni, mi parla del suo desiderio di diventare attore, di recitare in un vero teatro, un giorno.
«Recitare mi fa stare bene, mi dà gioia.» mi dice sorridendo. Mi parla della sceneggiatura che sta scrivendo, dell’amore per la poesia.

Pini
Le immagini che ho scelto lo colpiscono molto. Sceglie quella dei pini e decide di scrivere, come sempre, la sua nuova poesia che intitola Il mio amico Pino.
Resto con lui tutto il tempo.
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