La presentazione di Parole di cuore 2014 alla Libreria Feltrinelli di Milano

Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori

SATISFICTION

Zeroconfini Onlus

CARTHUSIA Edizioni

Parole di cuore si realizza attraverso un ciclo di incontri presso l’ambulatorio pediatrico della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano dove alcuni scrittori e giornalisti incontreranno i bambini con i quali leggeranno e inventeranno nuove storie

Martedi 8 aprile, presso la Feltrinelli di Milano (Duomo) la presentazione della seconda edizione alla presenza di Maura Massimino Direttore S.C. Pediatria Oncologica, Barbara Giacon Psicologa Clinica esperta dell’età evolutiva, Lorenza Gandola Responsabile Radioterapia Pediatrica, Gian Paolo Serino critico letterario e direttore di Satisfiction e Antonetta Carrabs presidente di Zeroconfini Onlus.

Parole di Cuore – 8 aprile 2014 – Libreria Feltrinelli Milano
Parole di Cuore - 8 aprile 2014 - Libreria Feltrinelli Milano

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La lettura diventa così, al pari del gioco, scopo per alleviare il tempo sospeso dei bambini perché quando ognuno di loro entra in ospedale il suo rapporto con il tempo cambia: subentrano la noia e forse anche l’angoscia. Le giornate si svuotano all’improvviso.

Leggere o ascoltare una storia può aiutare i bambini a distrarli, se pur momentaneamente, dalla sofferenza. Può essere l’occasione di un incontro felice, di un’esperienza inedita. Il dovere di una società civile è anche quello di moltiplicare le occasioni di simili incontri, anche nelle situazioni meno augurabili, nella speranza che Parole di cuore possa essere riproposto in altre città, in altri ospedali, per altri bambini.

Il calendario 2014:

10 Aprile ANTONIO STEFFENONI, 17 Aprile MARIA GIOVANNA LUINI, 8 Maggio GIOVANNI COCCO, 15 Maggio STEFANIA NASCIMBENI, 22 Maggio GIOVANNI GASTEL, 29 Maggio STEFANIA REGOLI, 5 Giugno DAVIDE STECCANELLA, 12 Giugno MARCO DRAGO,19 Giugno EGLE SANTOLINI, 11 Settembre ALESSANDRA APPIANO, 18 Settembre PIERSANDRO PALLAVICINI, 25 Settembre ALBERTO RIVA, 9 Ottobre ROBERTO COLAOA, 16 Ottobre DANIELE BRESCIANI, 6 Novembre MASSIMO CASSANI, 13 Novembre DANIELA ROSSI, 20 Novembre RAUL MONTANARI, 27 novembre MARCO MUSSO

Isabella Mattazzi-Parole di cuore-24.10.2013-Te la racconto io la favola 01

Isabella Mattazzi – 24 ottobre 2013 – Te la racconto io la favola

Queste sono alcune storie inventate dai bambini: La storia di Poldo, Gigetto e Leone, i tre porcellini e il lupo Puzzolente di Elisabetta, Mustafa Samuele, Caterina, Omar, Sofia, Andrea Giulia, giovedì 24 ottobre con la scrittrice Isabella Mattazzi.

I tre porcellini della nostra storia sono: Poldo che ha all’incirca 8 anni. È molto grasso. Non vuole mai fare i compiti, gli piace tanto ballare ed è tremendamente goloso di merendine; Gigetto è il più piccolo di tutti, ha 4 anni. Gli piace tanto ballare e andare sull’altalena. Si spinge sempre il più in alto possibile. Non è goloso di merendine, anzi non gli piacciono per niente; Leone è il più coraggioso ed è il più grande dei tre. Ha 10 anni.

E poi c’è il lupo Puzzolente. Si, si chiama davvero così. E sapete perché? Gli puzza tutto. Gli puzzano le mani, gli puzzano le orecchie, gli puzzano i baffi, gli puzzano i piedi. Ha un odore cattivo, un odore di gorgonzola. Puzzolente è davvero strano. Non guarda mai la tv, non mangia mai la pastasciutta, non va all’asilo, non ama disegnare, non vuole mai le carezze della mamma. Sapete cosa gli piace fare? Mangiare i tre porcellini, naturalmente. Quando arriva mezzogiorno vuole mangiare i porcellini, quando va all’Esselunga con la mamma vuole mangiare i porcellini, quando gli capita di guardare un po’ la tv vuole mangiare i porcellini. Insomma ha sempre un pensiero fisso.

Isabella Mattazzi-Parole di cuore-24.10.2013-Te la racconto io la favola 13

Isabella Mattazzi – Parole di cuore-24.10.2013 – Te la racconto io la favola

Un bel giorno di primavera la mamma dei porcellini li sveglia e dà loro un bel po’ di soldi per andare in giro per il mondo. Piccoli miei – dice la mamma – con questi soldini potete comprare tutto quello che volete. Vi raccomando una sola cosa: fate attenzione al lupo. Quando sentite nell’aria un odore cattivo vuol dire che lì vicino ci può essere nascosto il lupo. Puzzolente è cattivo e ed è goloso di porcellini. Buona fortuna.

E così i porcellini si salutano e vanno in giro per il mondo, ognuno per la propria strada. Gigetto, il più piccolo, incontra un contadino che sta raccogliendo la paglia. Che buon profumo di paglia – gli dice – allargando le narici. Me ne daresti un po’? Mi è venuta un’idea. Vorrei costruire la mia casetta e la vorrei tutta di paglia. Il contadino gliene dà a sufficienza, così Gigetto costruisce la sua casetta. Un bel giorno sente bussare alla porta. – Miaooo, miaoooo, sono Paolino il pulcino – dice il lupo – mi apri la porticina? Gigetto sta per aprire quando una ventata di puzza gli arriva dritta in faccia.

No, tu non sei Paolino il pulcino – urla il porcellino – il pulcino non fa miaoo miaooo. Il lupo si arrabbia e con un soffio butta giù la casetta di paglia di Gigetto che spaventato corre dritto nel bosco.

Il lupo gli corre dietro per mangiarlo quando un piccione gli fa la cacca in testa. Il lupo rallenta per pulirsi e intanto il porcellino è salvo.

Poldo, il porcellino grasso è nel bosco, quando ad un tratto incontra un boscaiolo tutto preso a tagliare gli alberi. Gli viene l’idea di costruirsi una bella casetta di legno, un po’ più sicura di quella di paglia. Un casetta a prova di lupo, tanto per capire. Poldo porta con sé anche Gigetto che intanto è rimasto senza casetta.

Una bella sera, dopo che i porcellini hanno messo il pigiamino e stanno andando a letto, sentono dei colpi alla porta. Miaoooo, miaooo – dice il lupo – sono il pulcino Paolino, sono un tuo amico. Posso entrare per giocare un po’? Poldo va verso la porta e, mentre sta per aprire, sente una puzza tremenda. Una puzza di gorgonzola, come se davanti alla sua porta ci fosse una montagna di gorgonzola, molle e nauseante.

No, tu non sei Paolino il pulcino – urlano i porcellini – il pulcino non fa miaoo miaooo. Il lupo si arrabbia e con un soffio butta giù la casetta di legno che cade a pezzi. Poldo e Gigetto corrono tutti e due nel bosco. Il lupo li rincorre come una furia ma un altro piccione gli fa la cacca. Questa volta sul braccio, così è costretto a fermarsi ancora una volta per pulirsi.

I due porcellini sono salvi. Poldo e Gigetto corrono, corrono nel bosco senza fermarsi mai. Hanno il fiatone. Hanno corso per tutto il tempo, quando ad un tratto, incontrano Leone. Leone – gli dicono i due porcellini spaventati – tu non sai quello che ci è successo! È arrivato il lupo e con due soffi ha buttato giù anche la casetta di legno. Leone, il porcellino più coraggioso li rincuora. Non vi preoccupate fratellini – dice loro – adesso ci sono io a proteggervi. Non dovete avere più paura del lupo. Io conosco un bravo muratore. Ho pensato di chiedergli un po’ di mattoni, della calce e tanto cemento per costruire la nostra nuova casetta. Sarà a prova di lupo, vedrete. Chiederemo aiuto a Irina, la mamma di Omar e all’architetto Mustafa.

Isabella Mattazzi-Parole di cuore-24.10.2013-Te la racconto io la favola 11

Isabella Mattazzi-Parole di cuore-24.10.2013-Te la racconto io la favola

I tre porcellini, con l’aiuto di Mustafa e di Irina costruiscono il palazzo più fantastico e lussuoso che non si è mai visto neanche a Parigi, e neanche a New York. La casa è bellissima: ha una vasca da bagno grande, una bella cucina, 4 stanze solo per i giochi, una stanza solo di spade, un’altra di trenini, con un enorme aereo che spara. Una bella sera, mentre stanno andando a letto, sentono bussare alla porta.

Miaoooo, miaooo – dice il lupo – siamo in due, siamo due pulcini, siamo vostri amici. Possiamo entrare per giocare un pò? Gigetto corre verso la porta per annusare e questa volta sente la puzza di due montagne di gorgonzola. Una puzza che non si era mai sentita prima. Fuori dalla porta c’era il lupo Puzzolente e, vicino a lui, non ci potete credere: c’era un enorme T-REX.

Era una bestia, più bestia, più bestia che c’è. Mangia a pranzo 50 cinghiali al minuto, è il mangiatore di tutti gli animali del mondo. Mangia coccodrilli, elefanti, serpenti… Quando fa i versi cattivi spalanca la bocca e GGGrRrrrGrrrr… I tre porcellini si affacciano dalle finestre e gli fanno le boccacce: pappappperooopappapperooo!!

Il lupo e il T-REX decidono di soffiare insieme per far cadere giù la casetta, ma niente. La casetta non crolla. Allora decidono di salire sul tetto. Il lupo corre nel bosco, prende una bella scala e salgono sul tetto. Vogliono entrare in casa dal camino. T-REX – dice il lupo – entro prima io – mi sa che tu sei troppo grosso per passare dal camino. Aspettami giù.

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Il lupo si cala giù dal camino. Intanto Leone e i fratellini hanno preso una grande pentola di acqua bollente e l’hanno messa nel camino. Il lupo ci finisce tutto dentro e si brucia la coda. Con la coda in fiamme corre nel bosco e si butta nel fiume di acqua fresca. Non si era mai lavato in vita sua.

Da quel giorno Puzzolente non solo non puzza più ma è diventato addirittura buono. Era la puzza che aveva appiccicata addosso che lo faceva diventare cattivo. E così, alla fine, il lupo Puzzolente diventa il migliore amico dei porcellini.

Parole di cuore - 10 aprile 2014 - Antonio Steffenoni

Parole di cuore – 10 aprile 2014 – Antonio Steffenoni

Giovedì 10 aprile 2014 con lo scrittore Antonio Steffenoni

Il sale e lo zucchero di Filippo, Chantal, Letizia, Gaetana, Sofia, Ilaria, Lidia, cecilia, Eliza, Edoardo (Dodo), Etienne.

C’era una volta un re che aveva tre figlie: Sofia, Sara, Chiara. Era un re molto triste perché aveva perso la regina ed era rimasto solo con le sue tre figlie. Era così malinconico che decide un giorno di chiedere alle sue figlie quanto grande fosse il loro bene per lui.

Quanto mi vuoi bene Sofia? Le chiede il re Sofia risponde: ti voglio bene quanto il sole e la luna. Il re soddisfatto e felice le fa un bel sorriso. E tu, Chiara, quanto mi vuoi bene? Chiara risponde: ti voglio bene come l’oro e l’argento. E il re felice le fa un sorriso ancora più grande. molto ribelle e ha il corpo pieno di tatuaggi. Il re, un bel giorno, le chiede: Sara, figlia mia, quanto mi vuoi bene? Sara gli risponde: ti voglio bene come il sale e lo zucchero. Il re non gradisce affatto questa strana risposta e si offende molto.

Parole di cuore - 10 aprile 2014 - Antonio Steffenoni

Parole di cuore – 10 aprile 2014 – Antonio Steffenoni

Sara ci rimane così male a tal punto che decide di andare via dal castello e lasciare tutti. Cammina per qualche ora senza meta fino a trovarsi in un grande bosco tutto verde, con tanti alberi grandi, pieni di foglie. E’ quasi l’imbrunire quando incontra un pastore che l’accoglie come una figlia e la ospita nella sua casetta. Sara rimane con lui per un per un bel po’ di giorni.

Il pastore le insegna a cucinare, a fare le pulizie di casa, ma soprattutto le insegna a fare una torta spettacolare, grande e di cioccolato, con un cuoricino di cioccolato fondente molto ricco fuori e pieno di cioccolato al latte dentro. Passano i giorni. Dopo qualche tempo Sara decide di andare via e saluta il pastore con un lungo abbraccio. Arriva in una città che si chiama Tortolandia alla ricerca di un lavoro.

Parole di cuore - 10 aprile 2014 - Antonio Steffenoni

Parole di cuore – 10 aprile 2014 – Antonio Steffenoni

Il re di Tortolandia le dà la possibilità di lavorare nelle sue scuderie. È un re che si rattrista sempre e, per farlo felice, Sara gli prepara spesso la sua fantastica torta al cioccolato, con il cuoricino che chiama Dodo, la torta consolatrice. Ogni volta che Sara prepara la torta Dodo dalla cucina si sprigiona un profumo fortissimo.

Un bel giorno il principe Tortone, della casata Santonorè, attirato da quel buon odore incontra Sara e se ne innammora immediatamente. Nasce così un grande amore. Sara gli racconta tutta la sua triste storia e il principe decide di dare una bella lezione al re, suo padre. Organizza una grande festa e invita tutti i regnanti nel paese di Tortolandia dove tutto è fatto di torta, le case sono fatte di cioccolato, le strade di cioccolato. E non poteva mancare la torta Dodo di Sara con il suo cuoricino.

Alla festa arrivano principi e principesse, re e regine. Sono tutti contenti. C’è solo un tavolo con un anziano re silenzioso e due giovani fanciulle che non gradiscono il menù a base di torte.Tortone e Sara si avvicinano loro e domandano: perché non mangiate i nostri dolci, non sono di vostro gradimento? Il re risponde: sono dolci che non hanno né il sale, né lo zucchero. Sara allora si fa riconoscere e gli risponde: hai capito, padre, perché quel giorno ti avevo detto che ti volevo bene come il sale e lo zucchero? Il re sorride e l’abbraccia. Finalmente dopo così tanto tempo possono fare la pace.

Raul Montanari, scrittore

Raul Montanari, scrittore

Le filastrocche inventate con lo scrittore Raul Montanari

La canzone di SPIDERROCK (il ragno cantante!) QUASI MEZZOGIORNO

È quasi mezzogiorno
è nessuno intorno/son tutti a lavorare
io solo qui a cantare/quasi mezzogiorno
La terra è proprio un forno/son tutti lì a sudare
io invece qui a suonare
quasi mezzogiorno/che bello questo giorno
son tutti lì a sgobbare
io voglio sol ballare!

La canzone di FEX (il gallo fesso!)

IO SONO PROPRIO UN FESSO
Io sono proprio un fesso
lavoro pure adesso
se no mi fanno lesso
ma va bene lo stesso
Io sono proprio un fesso
le zampe ho malridotte
lavoro giorno e notte
se no mi dan le botte
Io sono proprio un fesso
lavoro e son distrutto
mi spenno proprio tutto
– quel ragno farabutto!

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