Testimonianza di Matteo Iuliani, al secolo Bruce Ketta, il cabarettista che ha ideato il progetto Ti aspetto fuori
Ok, ci sono… la sbornia non è ancora passata, ma forse ce la faccio a esprimere un pensiero sensato su quello che sono state queste 2 serate di “Ti aspetto fuori” a Zelig.
Quando io, Salvo Spoto, e Carlo Negri, siamo partiti quasi 2 anni or sono, non sapevamo dove questo percorso ci potesse portare, ma da li a poco, é subentrata la convinzione di poter fare qualcosa di unico, di straordinario di immenso…
Ma dopo questa 2 giorni, siamo stati costretti a prendere atto del fatto di esserci clamorosamente sbagliati, altro che qualcosa di unico, di straordinario, di immenso… Già, perché quanto si é visto su quel palco (e anche giù) venerdì e sabato, è andato oltre tutto questo…è andato oltre l’impossibile, cosa che non stupirebbe se da quelle parti ci fosse passata la fantasia, perché è quello il territorio dove va a svernare l’immaginazione…
Ma quando a farlo è la realtà, quando le magie non hanno trucco, allora tutto cambia… allora si ha il dovere di cercare una spiegazione, altrimenti anche il mio ateismo risulterebbe ingiustificato…. il problema, è che io una spiegazione non la trovo, non riesco a dare un senso a quello che é accaduto… molti di quelli che mi leggeranno, venerdì e sabato c’erano, se vogliono, possono provare loro a trovarla… ma io no, io mi arrendo, e senza combattere… lo faccio andando contro la mia natura, ma tanto siamo nel recinto dell’assurdo, e io comincio a starci che è una meraviglia…
Vabbè, basta così…ho ancora qualche lacrima da spendere, ma credo che anche il mio egoismo meriti rispetto…. ah già, e come la mettiamo ora con il mio ateismo? Vabbè, prima vi ho detto una bugia… perché quello, ahimè, ve lo posso spiegare…
Cosa dire? Le parole a volte non riescono ad esprimere fino in fondo il miscuglio di sentimenti che albergano nell’animo, ma i fatti si… e siamo convinti che Ti aspetto fuori sia una bella pagina di umanità e di speranza per tutti perché ha in sé una miriade di valori che vanno preservati: la solidarietà, l’amore, l’altruismo, la passione…. e non finirei di elencarli tutti.
Siamo orgogliosi, noi di Zeroconfini, di aver potuto, in tutti questi anni, collaborare con i tanti artisti che fanno cabaret. Vi assicuro che sono persone speciali. Tutti. A loro va la nostra stima. A Bruce Ketta un augurio ancora più grande per aver dato vita ad un grande progetto di inclusione e reintegrazione sociale.
Siamo convinti che, insieme, abbiamo contribuito a scrivere una nuova pagina di civiltà del nostro Paese. Grazie!
Il messaggio carico di speranza che abbiamo potuto leggere sulle facce dei detenuti del carcere di massima sicurezza di Opera che si sono esibiti su uno dei palchi più famosi d’Italia, ci ha caricati di nuova luce. Se il mondo potrà essere migliore sarà anche perché’ nel mondo esistono persone che contribuiscono a renderlo migliore.Grazie a Giancarlo Bozzo, il direttore artistico di Zelig a cui va tutta la nostra stima, a tutto il suo Staff, a Carlo Negri, a Salvo Spoto e soprattutto grazie a Matteo Iuliani per aver tenacemente portato avanti questo grande disegno.
Zeroconfini continua il suo viaggio senza ammainare mai le sue vele.
Guarda anche il video su youtube:
L’evasione è comica: Ti aspetto fuori allo Zelig Cabaret
25 settembre 2014 • Alessandra Boiardi
Locali•News•Nightlife
È sicuramente un progetto forte e intenso Ti aspetto fuori, uno spettacolo nato “dentro” o anche “dietro” le sbarre del carcere di sicurezza di Opera.
Protagonisti sono quindici detenuti che grazie all’impegno del comico di Zelig Matteo Iuliani, al secolo il postino Bruce Ketta, coadiuvato dagli autori televisivi Salvo Spoto e Carlo Negri, hanno provato insieme per quattro mesi, due volte la settimana. Il risultato è oggi un vero e proprio gruppo comico, gli Opera Comika, che hanno presentato a luglio l’anteprima dello spettacolo all’interno del carcere di Opera.
E ora tutto è pronto per il momento del debutto ufficiale: venerdì 26 e sabato 27 settembre alle ore 21,30 sullo storico palco dello Zelig di viale Monza 140.
Giancarlo Bozzo, direttore artistico di Zelig ha dichiarato: «Appoggiare il progetto Ti aspetto fuori è stato una conseguenza naturale del nostro pensare la vita. Il lavoro all’interno delle carceri è uno di quelli che sono stati finora portati avanti nel modo più semplice, con spettacoli realizzati all’interno delle strutture di detenzione dove è stato possibile proporci. Negli anni scorsi siamo stati protagonisti, e io in particolare in qualità di capo progetto, della produzione su canale 5 della sit-com Belli dentro, sit-com ambientata appunto all’interno di un carcere. Ecco perché siamo stati molto contenti di poter lavorare a fianco dei protagonisti e dell’Associazione Culturale Umanitaria Zeroconfini, che da anni lavora in molti ambiti difficili».
Dal monologo al gioco delle coppie con il meccanismo spalla-comico, dal personaggio agli “schiaffisti”, sino ad arrivare al cabaret musicale, lo spettacolo mette in scena tutte le sfaccettature della comicità.
Questi i 15 detenuti che saliranno sul palco dello Zelig Cabaret: Alfredo per la satira politica, l’attore e autore Davide che con Antonio forma il duo comico “M&M”, la comicità napoletana e quella milanese dell’altro Antonio e di Luca, il cabaret musicale di Pino, i monologhi di Giancarlo e Ferdinando, Massimo che racconta la sua vita da rapinatore, le uscite a schiaffo di Vito, sino al racconto del suo viaggio in Italia dell’ecuadoregno Kevin… e poi ancora Alberto, Pino, Peppe e Mimmo.
Lo spettacolo ha il costo di 12 euro (ingresso tavolo) o di 10 euro (tribuna). I biglietti si possono acquistare anche su www.ticketone.it
Infoline e prenotazioni tel. 02.255.1774
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