

Parole di cuore si realizza attraverso un ciclo di incontri presso l’ambulatorio pediatrico della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano dove alcuni scrittori e giornalisti incontreranno i bambini con i quali leggeranno e inventeranno nuove storie

Daniela Rossi, giornalista.
9 maggio 2013, ore 10:
Daniela Rossi, giornalista e scrittrice
Questa immagine di Milano colorata e felice è di Daniela Rossi. I bambini si sono divertiti a disegnare e collocare su questa bella Milano i personaggi di una storia che hanno intitolato Milano è una città bellissima.

Daniela Rossi: Milano Bellissima, quadro
C’era una volta una città che si chiamava Milano bellissima. Nella gabbia c’era il drago Ermanno, un po’ buono e un po’ monello perché faceva tanti dispetti a Sara. Arriva un bel giorno il vagabondo Bat, il pipistrello cronista di un fumetto. Nella città c’era anche un grande e bello zoo safari, con tanti animali: l’elefante, la tigre, il leone, la leonessa, il puma, la mucca, la tartaruga, il coccodrillo e il serpente.
Il drago Ermanno rompe la gabbia col fuoco e arrivano i vigili del fuoco; il leone scappa dallo zoo e si mangia il vigile Armando; il gatto Winter cade nel Naviglio ma arrivano i vigili del fuoco a salvarlo; la tartaruga Ginevra dorme nella vasca davanti alla stazione. Alla fine della storia tutti i milanesi decidono di smettere di lavorare e tutti insieme si mettono a pitturare.
Grazie Gian Paolo Serino, Satisfiction, Zero Confini Onlus, Fondazione IRCCS per questa mattina trascorsa con i Bambini.
Era previsto che leggessi favole ma avevo portato un disegno che rappresenta una Milano allegra, con gli edifici più famosi, i parchi, i navigli, i barconi, il planetario, le fontanelle i gatti…. Così i piccoli hanno preferito disegnare con me.
Abbiamo inserito nuovi personaggi e inventato una storia su questa città. Loro arrivano qui da ogni parte d’Italia, e non solo, per curare un male che percepiamo come ingiusto anche quando colpisce gli adulti. Per esprimere quello che vivono questi Bambini, la meraviglia che sono, l’emozione che suscitano, riferisco la frase di uno di loro. Osservava il disegno di Milano cercando e nominando i singoli luoghi…mi ha guardata serio, stupito, e ha chiesto “ma dov’è l’Istituto”?
Nel disegnare questa città ho dimenticato l’Istituto dei Tumori che per quel bambino è casa, è tutto. Non credo di poter aggiungere altro.
—Daniela Rossi
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