

Parole di cuore si realizza attraverso un ciclo di incontri presso l’ambulatorio pediatrico della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano dove alcuni scrittori e giornalisti incontreranno i bambini con i quali leggeranno e inventeranno nuove storie

Isabella Mattazzi, francesista e critica letteraria
24 ottobre 2013, ore 10:
Isabella Mattazzi, francesista e critica letteraria
Te la racconto io la favola
La storia di Poldo, Gigetto e Leone, i tre porcellini e il lupo Puzzolente
di Elisabetta, Mustafa Samuele, Caterina, Omar, Sofia, Andrea Giulia
I tre porcellini della nostra storia sono: Poldo che ha all’incirca 8 anni. È molto grasso. Non vuole mai fare i compiti, gli piace tanto ballare ed è tremendamente goloso di merendine; Gigetto è il più piccolo di tutti, ha 4 anni. Gli piace tanto ballare e andare sull’altalena. Si spinge sempre il più in alto possibile. Non è goloso di merendine, anzi non gli piacciono per niente; Leone è il più coraggioso ed è il più grande dei tre. Ha 10 anni.
E poi c’è il lupo Puzzolente. Sì, si chiama davvero così. E sapete perché? Gli puzza tutto. Gli puzzano le mani, gli puzzano le orecchie, gli puzzano i baffi, gli puzzano i piedi. Ha un odore cattivo, un odore di gorgonzola. Puzzolente è davvero strano. Non guarda mai la tv, non mangia mai la pastasciutta, non va all’asilo, non ama disegnare, non vuole mai le carezze della mamma. Sapete cosa gli piace fare? Mangiare i tre porcellini, naturalmente. Quando arriva mezzogiorno vuole mangiare i porcellini, quando va all’Esselunga con la mamma vuole mangiare i porcellini, quando gli capita di guardare un po’ la tv vuole mangiare i porcellini. Insomma ha sempre un pensiero fisso.
Un bel giorno di primavera la mamma dei porcellini li sveglia e dà loro un bel po’ di soldi per andare in giro per il mondo.
Piccoli miei – dice la mamma – con questi soldini potete comprare tutto quello che volete. Vi raccomando una sola cosa: fate attenzione al lupo. Quando sentite nell’aria un odore cattivo vuol dire che lì vicino ci può essere nascosto il lupo. Puzzolente è cattivo e ed è goloso di porcellini. Buona fortuna.
E così i porcellini si salutano e vanno in giro per il mondo, ognuno per la propria strada. Gigetto, il più piccolo, incontra un contadino che sta raccogliendo la paglia.
Che buon profumo di paglia – gli dice, allargando le narici – Me ne daresti un po’? Mi è venuta un’idea. Vorrei costruire la mia casetta e la vorrei tutta di paglia.
Il contadino gliene dà a sufficienza, così Gigetto costruisce la sua casetta. Un bel giorno sente bussare alla porta.
Miaooo, miaoooo, sono Paolino il pulcino – dice il lupo – mi apri la porticina?
Gigetto sta per aprire quando una ventata di puzza gli arriva dritta in faccia.
No, tu non sei Paolino il pulcino – urla il porcellino – il pulcino non fa miaoo miaooo.
Il lupo si arrabbia e con un soffio butta giù la casetta di paglia di Gigetto che spaventato corre dritto nel bosco. Il lupo gli corre dietro per mangiarlo quando un piccione gli fa la cacca in testa. Il lupo rallenta per pulirsi e intanto il porcellino è salvo.
Poldo, il porcellino grasso è nel bosco, quando ad un tratto incontra un boscaiolo tutto preso a tagliare gli alberi. Gli viene l’idea di costruirsi una bella casetta di legno, un po’ più sicura di quella di paglia. Un casetta a prova di lupo, tanto per capire.
Poldo porta con sé anche Gigetto che intanto è rimasto senza casetta. Una bella sera, dopo che i porcellini hanno messo il pigiamino e stanno andando a letto, sentono dei colpi alla porta.
Miaoooo, miaooo – dice il lupo – sono il pulcino Paolino, sono un tuo amico. Posso entrare per giocare un po’?
Poldo va verso la porta e, mentre sta per aprire, sente una puzza tremenda. Una puzza di gorgonzola, come se davanti alla sua porta ci fosse una montagna di gorgonzola, molle e nauseante.
No, tu non sei Paolino il pulcino – urlano i porcellini – il pulcino non fa miaoo miaooo.
Il lupo si arrabbia e con un soffio butta giù la casetta di legno che cade a pezzi. Poldo e Gigetto corrono tutti e due nel bosco. Il lupo li rincorre come una furia ma un altro piccione gli fa la cacca. Questa volta sul braccio, così è costretto a fermarsi ancora una volta per pulirsi. I due porcellini sono salvi.
Poldo e Gigetto corrono, corrono nel bosco senza fermarsi mai. Hanno il fiatone. Hanno corso per tutto il tempo, quando ad un tratto, incontrano Leone.
Leone, – gli dicono i due porcellini spaventati – tu non sai quello che ci è successo! È arrivato il lupo e con due soffi ha buttato giù anche la casetta di legno.
Leone, il porcellino più coraggioso li rincuora.
Non vi preoccupate fratellini – dice loro – adesso ci sono io a proteggervi. Non dovete avere più paura del lupo. Io conosco un bravo muratore. Ho pensato di chiedergli un po’ di mattoni, della calce e tanto cemento per costruire la nostra nuova casetta. Sarà a prova di lupo, vedrete. Chiederemo aiuto a Irina, la mamma di Omar e all’architetto Mustafa.


I tre porcellini, con l’aiuto di Mustafa e di Irina costruiscono il palazzo più fantastico e lussuoso palazzo che non si è mai visto neanche a Parigi, e neanche a New York.
La casa è bellissima: ha una vasca da bagno grande, una bella cucina, 4 stanze solo per i giochi, una stanza solo di spade, un’altra di trenini, con un enorme aereo che spara.
Una bella sera, mentre stanno andando a letto, sentono bussare alla porta.
Miaoooo, miaooo – dice il lupo – siamo in due, siamo due pulcini, siamo vostri amici. Possiamo entrare per giocare un po’?
Gigetto corre verso la porta per annusare e questa volta sente la puzza di due montagne di gorgonzola. Una puzza che non si era mai sentita prima.
Fuori dalla porta c’era il lupo Puzzolente e, vicino a lui, non ci potete credere: c’era un enorme T-REX.
Era una bestia, più bestia, più bestia che c’è.
Mangia a pranzo 50 cinghiali al minuto, è il mangiatore di tutti gli animali del mondo. Mangia coccodrilli, elefanti, serpenti… Quando fa i versi cattivi spalanca la bocca e GGGrRrrrGrrrr…
I tre porcellini si affacciano dalle finestre e gli fanno le boccacce: pappappperooopappapperooo!!
Il lupo e il T-REX decidono di soffiare insieme per far cadere giù la casetta, ma niente. La casetta non crolla. Allora decidono di salire sul tetto. Il lupo corre nel bosco, prende una bella scala e salgono sul tetto. Vogliono entrare in casa dal camino.
T-REX – dice il lupo – entro prima io, mi sa che tu sei troppo grosso per passare dal camino. Aspettami giù.
Con la coda in fiamme corre nel bosco e si butta nel fiume di acqua fresca.
Non si era mai lavato in vita sua.
Da quel giorno Puzzolente non solo non puzza più ma è diventato addirittura buono. Era la puzza che aveva appiccicata addosso che lo faceva diventare cattivo.
E così, alla fine, il lupo Puzzolente diventa il migliore amico dei porcellini.
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