Apologia dell’Amore

Apologia dell'Amore (Discesa al Limbo de il Bronzino)

Apologia dell’Amore (Discesa al Limbo de il Bronzino)

Stanza della Poesia

Zeroconfini Onlus

Casa della Poesia di Monza

La Stanza della Poesia
Palazzo Ducale, Genova
Sabato 28 aprile 2012 ore 17,30

Apologia dell’amore: Eloisa e Abelardo

Dialoghi in versi tratti dall’antologia Il Boncio di Chiara di Antonetta Carrabs, con la partecipazione dell’autrice.
Introduce Alla Yakubovich

Voci recitanti: Giorgio Caprile e Alessandra Ardigo’
Flauto: Silvia Schiaffino


Claudio Pozzani, Direttore de La Stanza della Poesia

Claudio Pozzani, Direttore de La Stanza della Poesia

La Stanza della Poesia

Uno spazio interamente dedicato alla divulgazione e produzione poetica. La struttura, diretta da Claudio Pozzani, poeta e direttore del Festival Internazionale di Poesia, è coordinata dalla Casa Internazionale di Poesia, ospiterà una biblioteca poetica, l’Archivio Sonoro con le voci originali dei più grandi poeti e artisti del Novecento, una videoteca relativa a festival, performance e letture in pubblico di autori noti ed emergenti, una collezione di riviste letterarie e di poesia, possibilità di consultare CD Rom e siti internet su temi letterari.

Fra le attività della Stanza della Poesia, corsi di traduzione poetica in collaborazione con la Facoltà di Lingue dell’Università di Genova, presentazioni editoriali, videoconferenze con altre strutture analoghe italiane e straniere, letture in pubblico di giovani autori, presentazioni di riviste letterarie, corsi di scrittura creativa, seminari didattici, spettacoli di poesia e altre forme espressive (musica, Arti visive, cinema, ecc), consulenze e supporto informativo su contratti editoriali, distribuzione di propri lavori, protezione di inediti.

La Stanza della Poesia è un punto di riferimento per tutti coloro che producono e amano la poesia e si doterà di un sito internet che conterrà una rivista on line con le più grandi firme della critica letteraria, un’enciclopedia sui poeti mondiali e numerosi altri servizi e informazioni in tempo reale.

Giorgio Caprile, attore

Giorgio Caprile, attore

Giorgio Caprile

Attore con esperienza trentennale, oltre ad avere molteplici esperienze nel campo teatrale e aver partecipato a varie rassegne quali Festival-di-Borgio-Verezzi con La vita è sogno di Calderon de la Barca e il Festival¬di-Villa-Faraldi, ha partecipato più volte con spettacoli comici alla rassegna teatrale che si svolge d’estate a Genova, Ridere d’agosto. Pur rimanendo il teatro la sua principale attività, ha comunque partecipato a fiction in Tv quali Fuoriclasse con protagonista Luciana Littizzetto e in questo periodo sta girando una fiction che andrà sui canali Sky. Inoltre ha preso parte a film di produzione Italiane e straniere quali Inkheart – la leggenda di cuore d’inchiostro con Helen Mirren e Brendan Fraser e Brokers, eroi per
gioco
con Anna Maria Malipiero, Margherita Fumero e Sergio Muniz. Ha debuttatto nel gennaio 2012 in uno spettacolo teatrale con Margherita Fumero.

Alessandra Ardigo’

Lavora nel settore teatrale da quindici anni. Appartiene alla Compagnia Stabile di Alassio diretta dall’attore Giorgio Caprile. Il suo è un curriculum fitto di spettacoli (preferibilmente commedie brillanti) anche se due anni fa non ha disdegnato l’esperienza cinematografica nel film Brokers, Eroi per Gioco con Anna Maria Malipiero, Margherita Fumero e Sergio Muniz. Ha partecipato a numerose rassegne teatrali tra cui ricordiamo Ridere d’Agosto a Villa Imperiale di Genova e la rassegna inserita nel circuito La Riviera dei Teatri. Ha avuto l’onore di portare in scena autori di fama internazionale tra cui Neil Simon con la commedia brillante L’ultimo degli Amanti Focosi, Anton Cecov con Gli Altri Scherzi, Pirandello con l’apologo L’uomo, la Bestia e la Virtù, nonché monologhi scritti da grandi autori come Giorgio Gaber e Stefano Benni.

Silvia Schiaffino

Silvia Schiaffino

Silvia Schiaffino

È stata allieva del M° Emilio Vapi presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano e si è diplomata come privatista nel 2006 presso il Conservatorio Ghedini di Cuneo in soli due anni di studio. Si è perfezionata con il M° Michele Marasco a Firenze, con il M° Marco Zoni 1°flauto dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano ed il M° Domenico Alfano. Recentemente ha preso parte a numerose masterclass in Italia ed all’estero, in particolare con il flautista americano Ransom Wilson, Sir William Bennett, Jean Ferrandis, Berten D’Hollander, Andrea Oliva. Ha frequentato il Corso annuale di ottavino con Nicola Mazzanti. Collabora con diversi gruppi da camera e, in particolare, in duo flauto e pianoforte e flauto ed organo è stata recentemente invitata più volte a suonare per i Concerti di San Torpete e per Gli Amici del Nuovo Carlo Felice a Genova; si è esibita in diverse occasioni in importanti sale da concerto della Liguria e anche a Milano, Bergamo, Varese, Torino, Roma e Biella, Courchevel (Francia) ed Huy (Belgio).

Nel maggio 2010 è stata invitata a suonare negli Stati Uniti al Sinsbuy International Chamber Music Festival presso Harthford, CT dove si è esibita al fianco del solista brasiliano James Strauss. Si esibisce regolarmente in duo con il chitarrista savonese Renato Procopio con il quale propone un repertorio che spazia attraverso tre secoli di musica. Ha registrato Syrinx di Claude Debussy in occasione del Dvd Stelle di Liguria sui teatri storici della regione.

È stata premiata in diversi concorsi nazionali di esecuzione musicale. Ha ottenuto di
recente l’idoneità per flauto e ottavino presso l’Orchestra do Norte. Nel luglio 2011 è stata selezionata e ha partecipato come allieva effettiva alla prestigiosa James Galway International Flute Masterclass and Convention annuale che si svolge in Svizzera a Weggis, sul lago dei Quattro Cantoni. È stata chiamata a ricoprire il ruolo di Primo Flauto presso l’Orchestra Filarmonica Italiana.

Apologia dell'Amore, Eloisa e Abelardo

Apologia dell’Amore, Eloisa e Abelardo

Eloisa e Abelardo

Eloisa: il giorno si placa alle mie spalle
mentre la notte divora l’ultimo azzurro esacerbato
delle acque rimarginate dalla sera.
Sgusciata…
trovo riparo addossata ai muri
nel silenzio percettibile di quest’ora sparsa al vento.
La valle da quassù si getta in mare con le sue rivierasche
tra gli ulivi e le erbe abbuiate che mormorano di grilli
mentre nell’aria l’odore del fiorire degli alberi è già un liquido bisbiglio.
E tutto il resto brucia
sulla linea dei miei fianchi e il singhiozzare dei platani
appena abbuiati dal brusìo impastato dei rami
di questo vento leggero di fine estate
Abelardo: una musica dolce ondeggia lieve
di siepe in siepe, al canto del grillo
e come zenzero mi conduce oltre il colle stordito di pace.
Oh anima mia! Oh, mia Eloisa!
Nell’aria un sussurro…
Brucio e ti guardo perdutamente
non un segno
soltanto una squilla d’armonia si torce sui miei passi
e arruffa nel silenzio
appena soffocato dal trepidare dei suoni e delle luci
che si spengono sull’erba bagnata.
intimamente….
Eloisa: risalgo per sempre lo splendore delle Esperidi
e mi avvolgo nella notte, oltre il velo sottile
nel nulla che si fonde di profondità
per nutrirlo dell’immensità del mare.
E sento l’aria quando gioca sulla collina
nel silenzio della via che avanza
dispiumato dai suoni e dalla mia sostanza.
Oscillo nel tuo ricordo, mio Abelardo!
Ascolto le antiche nenie e attendo l’alba
dispersa nell’universo
fin dentro l’ultima goccia dischiusa dell’immenso delirio di te
che scorre dentro il mare come un fiume.
In un colpo penetri col tuo sciame
nella fresca penombra di ogni mio giorno nuovo
sull’onda più dolce
il tuo nome udito all’improvviso sulla mia bocca
ed è un gorgoglìo nei miei occhi umidi
Messaggero di luna germogliato nella notte!
Abelardo: è una cascata silenziosa la presenza del tuo cielo da cui ti guardo
è una schiuma di rose al chiaro di luna
all’ombra del rintocco della campana della chiesa.
Incendiami delle tue parole
nei mattini, nelle sere d’ombra
fin dentro le fenditure dei silenzi scompigliati dal chiaro della luna.
La durata dei ricordi mi giunge in pieno
Tracimando…
e il verso si sbocciola di antica melagrana
nel tripudio della sua unicità
Scivola nel senso
fino in fondo al seme sepolto alle radici
in quel primo battito
in qualsiasi parte
Ti sento…..
Sei soffio nel vento
germoglio trepidante lungo il fiorire degli alberi.
Eloisa: nulla si è spento
brilli ancora di infinitudine nel limbo del sole
nel bianco dell’aria
nell’imminenza che si accumula per poi scoppiarmi dentro.
È il tempo molle della tua lontananza
racchiuso nel bulbo della notte
e nella profondità dell’aria che imbruna.
T’innalzi nel canto del vento
lentissimamente…
nel lungo dormiveglia mi si disorienta il cuore.
E mi vibra fra le mani il profilo dei tuoi occhi
seminato lungo questo fogliame umido di pioggia.
E poi …..
mi viene la malinconia!
Abelardo: rimani prigioniera nei miei sogni
tempo nel tempo
in questa fiamma fine
nei miei deserti d’erba
in questo subitaneo struggimento
che trasmigra negli enigmi inselvati della mente.
Ho il volto impastato della tua dimenticanza
interminabile…
e oscillo tra obelischi e gorghi lontani.

Sono…
sono nello scoscendimento delle tue acque
nel silenzio dei tuoi azzurri
nel vuoto che vi corre sopra impietosamente
senza limite…….
O, mia Eloisa!
Giammai nessun dolore più mi riscosse.
Eloisa: sussulto e mi distacco dal tuo nido
nell’annuncio al mondo
di un solo amore
È la notte dei fondali
siedo sui miei occhi accoccolati
e in me discende un drappo di tempo
il ricordo di te riprende a cielo aperto
fra l’aroma dei campi e la trasparenza del mattino
Ti cerco…
Questo mio tormento è fra le braccia lente del giorno
nel taglio di luce appena sbocciata
nel giunco sottile che avanza controsole.
Ti cerco e mi perdo dentro i tuoi tornanti.
Vivo o sopravvivo?
Sono…
perdutamente sono………
nell’assedio di tutte le mie parti
e non ancora abbastanza.
Abelardo: questo è il giorno estremo, mia Eloisa
il tuo viso sporge più intenso mentre mi appari
e poi riaffiori dai tralci del passato.
Ah, sei un soffio sulla fronte!
E intanto non c’è luogo alla mia sorte.
Mi rifrango….ma dove?
L’ondata delle tue schiarite
rifrante all’infinito
calano fino al fiume
nella sua più piena incarnazione
Nel mio fuoco il tuo richiamo diventa cielo
e l’incantesimo sconfina nei tuoi occhi.
Non senti i flutti spumati al canto degli astri?
Eloisa: si agita un vento attorno ai campi….
guardo la balza di campagna
fra le foglie soffiate di questo cielo che si rapprende nello spazio
dove il vento vibra sui campi di senape
fra il verde della terra….
termina sulle muffe che lacerano i grovigli dei rami.
E tutto il resto brucia….
brucia fin dentro l’ultima goccia dischiusa
dell’immenso delirio di te.
Nel lungo dormiveglia mi si disorienta il cuore.
Abelardo: pesanti sono i cieli…
Penetri col tuo fuoco rosso di grani nelle mie arterie
scavi nel mio sangue la tua anima.
È scritto nel sole
nel colore di questo luogo d’erba
sui sipari d’aria
tra i salici che si velano di brina
Ed è lì che io mi perdo…
nei rigoglii indefettibili sparsi sui rialti del mio cuore.
Eloisa: dove sono io oggi?
Nel tuo stesso soffio
in quella stiva della mente
protesa nella parola che mi parla
Ti adagi sopra i miei steli
oltre l’incanto dei pensieri
e il cuore mi trabocca prima di spegnermi.
Attendo e veglio
e colgo la misura delle cose che amo.
Abelardo: fin dove nell’universo la notte si rialluma?
In lei, fuori di lei? Fin dove?
In questo battito lontano che si leva
io intreccerò ghirlande nel vento
e ti porterò doni di porpora
leggeri come petali di gelsomino.
Domani…..
Domani adagerò i tuoi rami nei flutti intessuti di primavera
in ogni fiore vivo
nella brezza dell’erba tenera al tramonto di collina
Eloisa: si snida un volo nell’aria
s’impiglia sulla valle
inciampa e poi riprende nella prossimità del tempo
nel dubbio che si tarda
lungo il filare che raduna i monti.
Questo mio mal superbo è necessario?


Tace il vento
tace nel silenzio intimorito
dalle tenebre
il brillìo della luna sale
sale oltre i suoi flamenti
discende….
e poi oscilla….
………..lentissimamente.

Antonetta Carrabs


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