
È carnevale
La musica delle parole
Reparto di Ematologia Pediatrica
Mercoledì 3 febbraio 2010
Diario
È carnevale
C’è aria di festa in corsia con i clown dottori che incontro ogni mercoledì. Facce buffe e grandi nasi arrossati. Arrivano in stanza con le loro clownerie, la magia, il gioco comico e poetico. Sono delicati!
Alessandra e Luca oggi andranno a casa per qualche giorno. C’è molta attesa per gli ultimi esami prima di lasciare l’ospedale. Nella stanza di Alessandra incontro Norica, una bambina rumena bellissima. È molto dolorante, ma presta attenzione alle parole di Alessandra che ha deciso di scrivere una poesia “dolce”. Una poesia che racconti una città fatata fatta di panna montata, di cioccolato, di liquirizia… «mi hanno proibito di mangiare i dolci» mi dice «così ho deciso di riprendermeli.»
il cielo sai come lo vuole?
A toppe di cento colori
cucite con un raggio di sole.
—Gianni Rodari
Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane e vino,
tarallucci e cotechino….
—Gabriele d’Annunzio
Luca è già pronto per andare a casa, mi fermo a parlare un po’ con lui. Mi racconta che non è stato tanto bene. La sua mamma apre lo zaino e mi mostra la cartelletta con le sue poesie «sono le cose che Luca ha salvato, che non ha buttato via, sono sempre con lui» mi dice.
Luca ha salvato la poesia e con la poesia le sue emozioni, la gioia, il dolore, la speranza. Un fagottino di sentimenti che custodisce nello zaino e da cui non si separa mai. Durante il laboratorio ne ha scritte ben 7, fra cui una dedicata al suo migliore amico per il compleanno. «È stato il regalo più bello che il mio bambino abbia mai fatto» mi dice la mamma. Luca sorride e annuisce.
Josef è davanti al pc. Mi stava aspettando. Leggo i versi dedicati al carnevale. Josef ha le idee chiare: vuole trasformarsi in un super eroe.

Il super eroe
Josef il super eroe
A carnevale Josef diventa un super eroe
col suo vestito azzurro
il cappello bianco e la spada in mano.
Josef il super eroe
vola verso l’Africa e vede tanti animali
vede un albero grande e poi un leone.
Josef gioca con il leone
e con tutti gli animali che sono suoi amici
con la sua spada li protegge dai cacciatori.
Arrivano tutti gli animali:
c’è l’elefante e il coccodrillo
la pantera, la giraffa, la zebra e il leopardo.
Quando è sera Josef, il super eroe
saluta i suoi amici animali
e torna in Italia, a Milano.
—Josef, anni 15

La mia città di cioccolato
La mia città di cioccolato
Vorrei vivere in una città fatata
fatta tutta di cioccolato
con i tetti di marzapane e le porte di liquirizia.
Vorrei vivere in una città fatata
con le finestre di gelatina
e i lampioni di lecca-lecca.
Una città con le nuvole di panna montata
le strade fatte di caramello
e gli abitanti di pastafrolla.
E dato che non posso mangiare i dolci
ho inventato una città tutta dolce.
—Alessandra, anni 13
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